Messaggio del Rettore per l’avvio della Quaresima 2020. Terzo giovedì di Santa Rita. Invocazione della Santa nel tempo del Coronavirus

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Mercoledì 26 febbraio 2020 si avvia la Quaresima, tempo forte che prepara alla Pasqua, culmine dell’anno liturgico e della vita di ogni cristiano. Vi esorto a partecipare alle Messa nel Mercoledì delle Ceneri: «Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». La Quaresima poi è «il momento favorevole» per compiere «un cammino di vera conversione» così da «affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male», si legge nell’orazione colletta all’inizio della Messa del Mercoledì delle Ceneri. In questo tempo, poi, ricordiamoci di intensificare la preghiera, di praticare il digiuno e l’elemosina. Terzo giovedì di Santa Rita. Giovedì 27 febbraio celebriamo il terzo Giovedì di Santa Rita. Nel link seguente potete trovare lo schema di preghiera che usiamo nel nostro Santuario di Roccaporena. Invocazione di Santa Rita nel tempo del Coronavirus. In questo tempo invochiamo Santa Rita in modo particolare per il momento di prova che il nostro Paese sta vivendo a causa del Coronavirus. Siamo invitati tutti a stringerci ancora di più a Cristo Salvatore, intensificando la preghiera personale, comunitaria e in famiglia per quanti sono colpiti dal virus e i loro familiari, per quanti a causa del virus sono morti, per i medici e gli infermieri delle strutture sanitarie e per chi ha la responsabilità di adottare misure precauzionali e restrittive. Nel ricordo di Rita, che nel Lazzaretto di Roccaporena assisteva i malati colpiti dalla epidemia della peste, recitiamo il Rosario alla Vergine Maria e invochiamo la protezione della Santa Casciana pregando così:
O Santa Rita, invochiamo la tua assistenza in questo tempo in cui l’Italia e altri Paesi del mondo stanno fronteggiando il Coronavirus. Tu vedi le condizioni di vita delle persone in questo momento, conosci le loro necessità, le loro ansie, i loro sconforti. Ci affidiamo a te nella certezza che otterrai le grazie che domandiamo”.
Concludo con le parole della Conferenza Episcopale Italiana: «Come Chiesa impegniamoci a fare la nostra parte per ridurre smarrimenti e paure, che spingerebbero a una sterile chiusura: questo è il tempo in cui ritrovare motivi di realismo, di fiducia e di speranza, che consentano di affrontare insieme questa difficile situazione». Vi benedico, don Canzio Scarabottini, Rettore del Santuario di Roccaporena

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