UNDICESIMO GIOVEDI’: la carità di S. Rita verso il prossimo

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Segno della croce

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen.

Si approfondisce la carità di Rita verso il prossimo      

Ardente d’amore divino. S. Rita nutriva vivissimo nel suo cuore quell’amore che è indivisibile dal primo, cioè l’amore del prossimo. Tutta la vita di Rita manifesta una cura e vigilanza continua di beneficare con ogni mezzo gli uomini, senza distinzioni tra parenti o estranei, benevoli o mal disposti. Donava con abbondanza ai poveri; l’elemosina fu sempre coltivata da lai con amore. Per tutti aveva parole di conforto e di illuminazione. Nessuno si allontanava da lei senza avere ricevuto un pegno del suo amore: in nulla si risparmiava per mostrare benevolenza agli altri. Si fece realmente tutta a tutti, per guadagnare tutti a Cristo.

In ascolto della Parola (Rm 13, 8-10)

Non abbiate alcun debito con nessuno, se non quello di un amore vicendevole; perché chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Infatti il precetto: Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare e qualsiasi altro comandamento, si riassume in queste parole: Amerai il prossimo tuo come te stesso. L’amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l’amore.

Virtù: carità verso il prossimo

Il precetto di amare il prossimo come se stessi è stato dichiarato dal Signore simile al primo, quello di amar Dio. Quante volte abbiamo dimenticato Gesù Cristo dimenticando il fratello povero, infelice e colpevole!

Fioretto: dire l’atto di carità

Facciamo qualche opera di carità spirituale o corporale, ricordando che chi ama il prossimo compie la legge. A imitazione di S. Rita togliamo dal nostro cuore ogni avversione verso gli altri.

Pater, Ave, Gloria 

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