Terremoto: il nostro grazie ai tanti volontari. Molti, hanno scoperto la figura di Santa Rita

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Cari amici, grazie! Grazie è una parola semplice che racchiude i sentimenti profondi di tutti noi, figli di una terra che trema. Vi abbiamo visti correre da un punto all’altro del paese, a qualsiasi ora del giorno e della notte, portando soccorso e sollievo a chi tremante usciva dalle case distrutte; pronti ad asciugare le lacrime di chi, in pochi minuti, ha perso ogni cosa…Vi abbiamo visto stanchi con le occhiaie, ma sempre sorridenti, sereni, disponibili. Le vostre braccia non si sono fermate e con forza, sotto la pioggia, avete continuato a piantare tende contro il vento forte che soffiava e tentava di lanciarle via. «Erano le 23.00 – racconta Stefania dell’Ass. Carabinieri – e il vento forte faceva muovere tutta la tenda. Eleonora di 9 anni piangeva e tremava dalla paura, non riusciva a calmarsi. Allora abbiamo preso la decisione, insieme alla mamma di portarla, sull’auto blu…Abbiamo camminato per circa un’ora nelle strade deserte, finché la bambina non ha smesso di piangere e lentamente si è addormentata tra le braccia della mamma. Da allora è nata tra noi una bella amicizia”. Questa è solo una delle tante piccole storie vissute nei campi di accoglienza, dove si distribuiscono pasti caldi, vestiti, dove si allestiscono alloggi, ma soprattutto dove si testimonia in maniera semplice, attraverso gesti concreti, che Dio è un Padre d’ Amore e non  ci abbandona mai, continua ad essere presente in mezzo a noi anche tra le macerie delle case crollate, anche nelle speranze distrutte. Proprio in questo vortice di sofferenza Lui, il Dio con noi, ci è più che mai vicino. C’è chi tra di voi si è trovato per la prima volta a visitare questi luoghi ed ha così scoperto la figura di Santa Rita. «Una  donna straordinaria»,  dice Paolo, Vigile del Fuoco proveniente da Verona. «Una storia – prosegue – molto interessante, sia per credenti che non credenti».

«Non ero mai stato a Roccaporena», afferma Antonio dell’Associazione Carabinieri. «Mia moglie ha ricevuto una grande grazia per intercessione di Santa Rita: le avevano già dato il sacramento dell’unzione degli infermi, poi qualcuno poggiò vicino a lei una rosa benedetta…e mia moglie vive ancora».

A voi tutti, amici della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Volontari dell’Esercito giunti da varie parti d’Italia , il nostro grazie per  aver condiviso e continuare a condividere  con noi, nella precarietà che questo sisma ci fa vivere, momenti di sofferenza ed anche momenti di gioia e di speranza. Siamo certi che lassù Qualcuno continua a guardarci e sarà proprio Lui un giorno a dire: “Ero terremotato e tu mi hai soccorso”.

Suor Stella Lepore

 

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