PRIMAVERA, PRIMI PELLEGRINI A ROCCAPORENA

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Pellegrini ucrainiIn un clima tipicamente primaverile, quasi a rendere più completa la speranza di cui la primavera è portatrice, diversi gruppi di pellegrini sono giunti a Roccaporena, aprendoci così alla freschezza di una nuova stagione dopo la difficile prova del terremoto.

Tra i gruppi che hanno visitato i luoghi dove Santa Rita ha vissuto e sostato in preghiera, ricordiamo con gioia il folto gruppo di pellegrini ucraini che vivono nel nord Italia: guidati da padre Yaroslav Chaykivskyg hanno percorso, tra canti tipici della loro terra, la Via Crucis che conduce all’Orto di Santa Rita e qui, dove si ricorda il “miracolo della rosa”, Pellegrini da Cremona e Cremahanno affidato alla Santa del perdono e della pace la loro terra martoria, le loro famiglie lontane, il futuro di tanti giovani ed anziani «che – mi dice una signora in lacrime – hanno  perso tutto e non sanno come vivere». «Noi amiamo molto Santa Rita – spiega il giovane padre  Yaroslav – perché ha vissuto una vita semplice ma ricca di fede; la sentiamo molto vicina». Anche Federico, che guida un gruppo di pellegrini provenienti da Crema e Cremona, ci parla del suo affetto nei confronti della Santa: «Organizzo pellegrinaggi una o due volte l’anno. Vogliamo affidare a Santa Rita le nostre famiglie in un periodo in cui la famiglia è spesso minacciata. Guardiamo a Rita come modello e protettrice delle famiglie».

Sambenedettese calcioPer alcuni giorni abbiamo ospitato anche la Sanbenedettese calcio: diversi giocatori e allenatori hanno partecipato ad alcune celebrazioni nel Santuario di Roccaporena, dando così un esempio di come sia possibile unire la spiritualità allo sport.

Santa Rita è per molti una luce che nelle difficoltà della vita rischiara il cammino a volte tortuoso e conforta i cuori che racchiudono spesso, nel silenzio, pene e sofferenze. Con gratitudine ricordiamo anche la Parrocchia di S. Donato in Maccagnolo (AR), guidata da don Stefano Scarpelli: «Siamo venuti – ha detto – proprio per darvi un sostegno ed Fedeli Parrocchia di S. Donato - Arezzo aiutarvi  così a ricominciare dopo il terremoto». «Sono devota di Santa Rita – racconta Dina di Sassuolo (MO) – e da anni organizzo pellegrinaggi qui a Roccaporena e Cascia. Qui nel suo paese natale, però, si respirano le radici della sua santità…».

Oltre le parole raccolte come piccoli gioielli, i volti parlano esprimendo la gioia e la serenità dello stare nei luoghi impregnati di santità dove Rita ha vissuto con semplicità i suoi giorni di sposa e di madre, fino alle soglie dell’ingresso in monastero. Da questo Devoti da Sassuolo (MO)silenzioso incontro si attinge la forza per proseguire il cammino di fede. «Noi vorremmo venire più spesso – racconta Mariangela – ma sai non è semplice con il lavoro: per noi  Santa Rita è come un dono grande».

Suor Stella Lepore

 

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