LA FORZA DELLA PREGHIERA. PELLEGRINI A ROCCAPORENA NELLA SECONDA METÀ DI AGOSTO

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In questa seconda metà di agosto a Roccaporena sono saliti per lo più gruppi di famiglie in vacanza che decidono di passare qualche ora o qualche giorno nei luoghi e sui passi di S. Rita.

È bello incontrare le numerose famiglie che salgono lo Scoglio della preghiera con i loro bambini, sulle spalle, per mano, in braccio, ed è bello ascoltare i piccoli dire: «Mamma ho fame, mamma ho sete, mamma quando arriviamo? Voglio sedere…». E poi la gioia di giungere alla roccia dove scorre acqua, a pochi metri di distanza dallo Scoglio, un punto di ristoro per piccoli e grandi. Partecipata è apparsa anche la preghiera nella chiesetta che custodisce lo scoglio, in quel luogo dove Dio ha raccolto le lacrime e le speranze di S. Rita ed ora si degna di raccogliere le lacrime e le speranze di tante persone che alla Santa di Roccaporena si affidano.

È proprio con un gruppo di famiglie che ci ritroviamo sullo Scoglio a pregare. Una giovane donna mi confida: «Vengo ogni anno per ringraziare S. Rita. Non potendo avere bambini avevo chiesto l’adozione, ma anche questa sembrava impossibile e invece grazie anche a S. Rita oggi sono felice con due bambini adottati. E vengo a ringraziare».

Tra i gruppi organizzati che sono giunti in questi giorni, ricordiamo con affetto il folto gruppo dell’Unitalsi di Cerignola (FG). «Come avete deciso questo pellegrinaggio?», chiedo a Renata, la capogruppo. «È stato il desiderio di una mamma», dice indicandomi una giovane signora con la sua bambina. «È lei che in seguito ad una grazia ricevuta ha chiesto di poter realizzare questo pellegrinaggio». «Mia figlia si chiama Rossella – racconta la giovane dama dell’Unitalsi – e doveva subire un brutto intervento alla colonna vertebrale; le probabilità di riuscita erano scarse, ma l’intervento era necessario. Pochi giorni prima di recarmi in ospedale, in una borsa che stavo mettendo via per la Caritas, ho trovato un’immagine di S. Rita ed un piccolo rosario. L’ho preso come un segno del Signore. L’intervento era fissato proprio per il 22 maggio. È andato bene ed ora siamo qui a ringraziare. Ho voluto che anche tutti loro – mi dice la giovane donna indicandomi il gruppo di malati e volontari presenti – potessero venire insieme a noi». Guardando gli amici dell’Unitalsi penso a quanto grande è il Cuore del Signore che si prende cura, con affetto di ognuno di noi.

Non sono mancati i pellegrini “sul cammino di S. Benedetto”, come i romani Francesca e Massimiliano, sposi da un anno. Sorridenti ed accaldati, con i loro zaini in spalla, mi raccontano con gli occhi, con i gesti e con le parole la loro gioia di vivere le vacanze “camminando”, sperimentando la bellezza d’incontrare gente. Lei, Francesca, lavora in una casa di accoglienza per stranieri e lui, Massimiliano è archivista. «Ad esempio – mi dice Massimiliano – camminando da Norcia a Cascia avevamo fame, ma non c ‘era niente.  Tanti piccoli paesi senza un negozio…poi ci fermiamo in un piccolo paese sperando che lì ci fosse qualcosa…ma niente. Però ecco un gruppo di persone anziane davanti alla chiesa, ci fanno cenno di avvicinarci e ci offrono, dalle loro case, formaggio, salumi e vino…è stata una vera gioia: più che se ci fossi fermati al ristorante». «Abbiamo voluto fermarci a Roccaporena – prosegue Francesca – per pregare S. Rita, in modo speciale per un amico che in questo momento è in difficoltà. Ci sembra che la preghiera sia il modo migliore per dargli una mano, quando le parole non bastano». Dopo un breve ristoro, Massimiliano e Francesca riprendono il cammino, con i loro zaini, carichi anche di gioia e di fede.

Suor Stella Lepore

Famiglie a Roccaporena Famiglie in cammino sul sentiero che conduce allo Scoglio Francesca e Massimiliano pellegrini sulla via di S. Benedetto Gruppo Unitalsi di Cerignola In cammino sul sentiero che conduce allo Scoglio Pellegrini in preghiera allo Scoglio Pellegrini salgano allo Scoglio Riposo lungo il sentiero che conduce allo Scoglio Rossella con la Mamma ed il papà Una famiglia entra nella Casa natale di S. Rita

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