LA DEVOZIONE A S. RITA SI TRAMANDA DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE. PELLEGRINI A ROCCAPORENA TRA IL 29 GIUGNO E IL 6 LUGLIO

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Domenica 29 giugno, solennità dei Santi Pietro e Paolo, a Roccaporena sono giunte centinaia di devoti di S. Rita fin dalle prime ore del mattino e c on il loro carico di fede, custodendo nel cuore desideri e speranze.

Le voci allegre dei bambini hanno reso più vivace il fluire dei pellegrini lungo il corso del piccolo borgo che ricorda nei suoi antri e nelle sue mura la vita della Santa che qui è nata ed ha vissuto come sposa, madre e poi come vedova, lasciando una forte impronta di fede  e di umiltà.

«S. Rita è particolarmente invocata dalle mamme e dalle spose che trovano in lei un valido sostegno», mi spiega Alessandro, membro dell’UNITALSI di Montesilvano. «È anche per questo – continua il giovane – che abbiamo deciso di compiere questo pellegrinaggio, portando con noi diverse famiglie, qualcuna anche con persone malate».

Diversi sono i motivi che spingono le persone a compiere un pellegrinaggio sui luoghi di S. Rita. «Sono venuta qui – mi racconta una signora di Bologna, chiaramente felice – perchè mia nonna quando ero piccola mi portava sempre in una chiesa a Bologna per pregare i 15 giovedì di S. Rita. Ed ora sono contenta di essere qui a visitare i luoghi dove questa Santa, legata alla mia infanzia, è vissuta». «Io invece sono qui – mi dice un altro componente del gruppo bolognese – perchè mia mamma è stata guarita per intercessione di S. Rita. Ci tenevo a ringraziarla con un pellegrinaggio».

C’è anche chi viene colpito da un film sulla vita della Santa, come Nicole  e comprende che questa è proprio la santa da pregare per la sua famiglia!

La “piccola grande Santa dell’Umbria”, come l’ha definita San Giovanni Paolo II, attira anche persone da oltre oceano, come un fiorente gruppo proveniente dalle Filippine che incontro salendo lo Scoglio della Preghiera; mi sorridono, spiegando un po’ in inglese e un po’ in italiano, la loro grande devozione a Rita, Santa dei casi impossibili.

Il flusso di pellegrini nel piccolo paese di Roccaporena è proseguito anche nel primo fine settimana di luglio.

C’è chi giunge per curiosità, chi per estinguere un voto, chi per pregare spinto dalla devozione e dalla fede che, attraverso S. Rita, ci porta a Cristo. C’è anche chi in vacanza con il camper decide di spingersi fino a Roccaporena: è il caso di Andrea ed Alessia, i genitori di due splendide bambine, Giorgia e Gaia. «Prima che nascesse Giorgia – mi dice papà Andrea – avevo una fede povera, ma non lo sapevo. La sua malattia mi ha mandato in crisi e da lì ho capito che solo Lui (Gesù, ndr) poteva aiutarmi». Giorgia è presente con i suoi grandi occhi che comunicano tanta pace. «È affetta dalla sindrome di Rett (patologia progressiva dello sviluppo neurologico, ndr), è come se un velo la tenesse prigioniera impedendole di interagire con l’esterno», spiega mamma Alessia, scesa dalla salita dello Scoglio con Gaia. «All’inizio – prosegue – è stata dura accettare, ma poi il Signore ci ha convertiti; con la fede si può superare tutto». Guardo Giorgia circondata dalla sua famiglia e penso che veramente è una bambina felice: ciò che rende lieto il nostro cuore non è semplicemente lo stare bene, quanto la gioia di sentirsi amati! «Abbiamo deciso di venire qui – continua Alessia – per respirare un po’ di aria di spiritualità nel nostro cammino di fede “riscoperta”: ci sentiamo assetati di Cristo».

E con le famiglie che giungono in vario modo, ci sono anche numerosi gruppi che arrivano alle prime luci dell’alba domenicale e giulivi iniziano il loro pellegrinaggio, senza badare alla stanchezza. È il caso del folto gruppo di Altamura che, partecipando poi alla Messa delle ore 8.00, ha portato all’altare i prodotti della loro bella terra: olio, vino, frutta di stagione e dolci tradizionali. Un omaggio a S. Rita fatto veramente con il cuore.

E poi un bel gruppo di Vasto ha celebrato le Lodi nella caratteristica chiesa di S. Montano.

Sempre nella Chiesa di S. Montano alle ore 12.00, circondati da numerosi nipoti, Silvia ed Ezio hanno celebrato il 50° anniversario di matrimonio.

Alessandro dell'Unitalsi CORO di Altamura Ezio e Silvia nel loro 50° di matrimonio Sara Da Brindisi con il nonno gruppo padova gruppo di Altamura Giorgia con la sua famiglia Gruppo di Bologna gruppo di Vasto gruppo di Tor Bella Monica

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