DODICESIMO GIOVEDI’: S. Rita penitente

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Segno della croce

Si recita la seguente orazione

O gloriosa S. Rita, ci affidiamo con cuore lieto e riconoscente alla tua preghiera, che sappiamo potente presso il Trono di Dio. Tu che hai vissuto le diverse condizioni della vita e conosci le preoccupazioni e le ansie del cuore umano, tu che hai saputo amare e perdonare ed essere strumento di riconciliazione e di pace, tu che hai seguito il Signore come il bene prezioso davanti al quale impallidisce ogni altro bene, ottieni per noi il dono della sapienza del cuore che insegna a percorrere la via del Vangelo. Guarda alle nostre famiglie e ai nostri giovani, a quanti sono segnati dalla malattia, dalla sofferenza e dalla solitudine, ai devoti che a te si affidano con speranza: chiedi per tutti la grazia del Signore, la fortezza e la consolazione dello Spirito, la forza nella prova e la coerenza nelle azioni, la perseveranza nella fede e nelle opere buone, perché possiamo testimoniare davanti al mondo in ogni circostanza la fecondità dell’amore e il senso autentico della vita, fino a quando, al termine del nostro pellegrinaggio terreno, saremo accolti nella Casa del Padre, dove insieme con te canteremo la sua lode per i secoli eterni. Amen

Si approfondisce la figura di Rita penitente       

Si può ben dire che S. Rita trascorse la sua vita in una continua penitenza. Ella non credeva lecito cercare nella sua vita le delizie terrene; le sue delizie erano altrove, quelle del cielo. Per raggiungerle nessuna privazione le sembrò impossibile. Offriva a Dio, tramite il sacramento della Penitenza (Confessione) i suoi desideri e questo le consentì di mantenere il profumo delle sue virtù.

In ascolto della Parola (Mt 5, 23-24)

Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna da offrire il tuo dono.

Virtù: penitenza 

Gesù ha istituito il sacramento della Penitenza, necessaria a tutti, per rimettere i peccati commessi dopo il Battesimo. Quelli che si accostano al sacramento della Penitenza – e S. Rita lo faceva spesso – ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la carità, l’esempio e la preghiera.

Fioretto: prendere la Croce di Gesù ogni giorno

La conversione si realizza nella vita quotidiana attraverso gesti di riconciliazione, attraverso la sollecitudine per i poveri, l’esercizio e la difesa della giustizia e del diritto, attraverso la confessione delle colpe ai fratelli, la correzione fraterna, la revisione di vita, l’esame di coscienza, la direzione spirituale, l’accettazione delle sofferenze, la perseveranza nella persecuzione a causa della giustizia. S. Rita ci invita a prendere la nostra croce, ogni giorno, e seguire Gesù: è la via più sicura della penitenza.

Pater, Ave, Gloria 

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