BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. IL GRAZIE DELL’ARCIVESCOVO AI BENEFATTORI DELL’OPERA

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Cari devoti, benefattori e amici del Santuario di Roccaporena,

NATIVITASi avvicina il Natale del Signore. Anche nel 2014, come negli anni precedenti, questa festività dovrà fare i conti con le difficoltà e i problemi di sempre, con tanti casi di indifferenza e lontananza da Dio. Tuttavia, anche in queste circostanze noi cristiani sappiamo di poter contare sulla forza che ci viene da Gesù, sulla gioia interiore che Lui ci dona e con la quale illumina il tempo che viviamo. Non ci è possibile, con le nostre sole forze, cambiare radicalmente una società tormentata e appesantita da tanti problemi. Però, con la forza della fede possiamo andare incontro a tante situazioni di difficoltà; nel nostro piccolo, possiamo essere ciò che è stata la stella di Betlemme nell’oscurità del mondo, ciò che è stata la grotta santa per i pastori, per i Magi, per i tanti che andavano a vedere e tornavano con grande gioia, raccontando le meraviglie di Dio.

È bello allora pensare alla comunità cristiana come ad un gruppo di persone che – pur con tanti limiti e miserie – sa essere come la cometa e, con fiducia, speranza, semplicità e determinazione, sa immettere luce nelle prove e nella fatica della vita. E questo non con una formula magica, non con quell’atteggiamento superficiale che talvolta ci spinge a distogliere lo sguardo dalla situazione concreta, ma entrando nella realtà fino in fondo, con forza e sapienza, certi che prima di noi le stesse prove le ha affrontate il Signore e che Lui continua a camminare davanti a noi per aprirci la strada. A noi, sull’esempio di S. Rita, tocca seguirlo, mettendo i nostri passi là dove Lui ha lasciato l’orma dei suoi piedi. Impariamo così a dare contenuti seri alla nostra vita, ad essere non distratti o esaltati, ma persone normali che vivono i diversi momenti dell’esistenza sicuri del sostegno e della forza che vengono dal Signore fatto uomo per noi.

Il mio augurio cordiale per voi e per i vostri cari si fa preghiera: «O Vergine Maria, che hai stretto tra le braccia il Bambino Gesù, prega perché anche noi sappiamo riceverlo e seguirlo con gioia, fede, amore; prega perché nella società, nel mondo, nelle nostre comunità, nella nostra famiglia, siamo testimoni e ambasciatori di pace, riascoltando il canto degli angeli: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra a tutte le creature che Dio ama!”».

+ Renato Boccardo

Arcivescovo di Spoleto-Norcia

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