Scopri Roccaporena di Cascia, il paese natale di Santa Rita

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I luoghi di Santa Rita

il paese natale di Santa Rita, un luogo mistico che ti soprenderà

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Roccaporena

Il paese di Roccaporena è ubicato alle falde del Monte Rucino nel Comune di Cascia. Abitato fin dai tempi precedenti il cristianesimo, nella geografia sacra degli Umbri godeva di uno speciale prestigio. Nei Regesta di Farfa è annotato che nel Medioevo Roccaporena era parte del Castaldato Equano, a sua volta parte del Ducato di Spoleto. Gli abitanti erano dediti alla pastorizia e al lavoro dei campi: allevavano pecore e capre, praticavano un’agricoltura prevalentemente cerealicola. Nel 1080 i monaci di Farfa hanno diviso il Castaldato in undici “celle” o comunità monastiche. La quarta, che aveva un Priore e sei monaci, era a Roccaporena. Il monastero è stato poi dedicato a S. Montano ed era organizzato secondo la Regola di S. Benedetto. Fino al 1900, anno della canonizzazione di Santa Rita, Roccaporena è rimasta quasi identica a ciò che era nei secoli XIV e XV, completamente isolata dal resto del mondo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale è stata realizzata la strada che collega Roccaporena con Cascia, rendendo così possibile l’accoglienza di migliaia di pellegrini.

Rivivi i luoghi della Santa, ancora come allora, la casa nativa di S.Rita

La Casa Natale

Gli atti del processo di beatificazione non forniscono dati certi circa la casa in cui Rita è venuta alla luce. Il Cardinale Fausto Poli – di Usigni e uomo di fiducia di Urbano VIII – per istituire a Roccaporena un luogo di culto pubblico in cui venerare Rita, ha fatto riadattare a cappella la casa maritale. È un segno evidente che quella natale non esisteva più, forse distrutta dal sisma del 1599. Il primo a fare menzione della «casa dove nacque la Beata» è padre Nicola Simonetti da Maltignano, biografo della Santa. Nella Casa Natale è conservato il Manto di Santa Rita quando abitava a Roccaporena: una veste fatta di pelle che le partorienti indossavano pro facuilitandu partu e gli ammalati pro recuperanda santitate.

La dimora di Santa Rita fino alla sua ordinazione. Rimasta incolume al devastante terremoto del 1599.

La Casa Maritale

Qui Rita è vissuta dall’anno del matrimonio fino al giorno in cui è stata ammessa a vestire l’abito monastico nell’Ordine di S. Agostino. Nella generale devastazione provocata dal terremoto del 1599, che ha raso al suolo Roccaporena, la casa maritale non ha subito alcun danno. I giudici del processo di beatificazione, nel 1626, hanno raccolto testimonianze chiare e univoche concernenti questa abitazione, appartenuta alla famiglia del marito di Rita. Nel 1629 il Cardinale Fausto Poli, che ha perorato la causa di beatificazione di Rita presso Papa Urbano VIII, ha finanziato con cinquecento scudi la trasformazione del piccolo edificio in cappella aperta al pubblico culto. All’interno è conservato il celebre dipinto che raffigura Rita nell’atto di ricevere la spina: risale alla metà del Seicento ed è stato commissionato dal Cardinale Poli al pittore napoletano Luca Giordano.

Il luogo dove Santa Rita assisteva i malati e forestieri

Il Lazzaretto

Ai tempi di Rita il Lazzaretto era posto sotto la protezione della Madonna della Concezione. Vi trovavano ospitalità i forestieri che passavano per Roccaporena. Secondo un’antica tradizione, Rita ci andava spesso per assistere i malati. Il nome “Lazzaretto” suggerisce l’uso della struttura quale luogo sanitario durante le epidemie di peste. Dei tre ambienti che originariamente componevano questo complesso, oggi ne restano due. Gli affreschi presenti risalgono al Cinquecento.

Un punto di riferimento per la Santa a Roccaporena

La Chiesa di San Montano

La chiesa di S. Montano risale al XII secolo ed ha avuto un ruolo importante nei trentasei anni trascorsi da Rita a Roccaporena: qui, infatti, ha ricevuto la prima istruzione religiosa, qui si recava per partecipare alla Messa e alle altre celebrazioni, qui ha sposato Paolo di Ferdinando. Secondo la tradizione, Montano è venuto a Roccaporena dall’Asia Minore per predicare il Vangelo. S. Montano è morto a Roccaporena con fama di santità e il popolo lo ha proclamato suo protettore, intitolandogli la chiesa parrocchiale. La costruzione attuale è frutto di vari rifacimenti: la chiesa più antica era ad una sola navata, corrispondente all’odierna di sinistra; nel Trecento è stata aggiunta la navata destra. Nella chiesa sono sepolti Paolo, Giangiacomo e Paolo Maria, marito e figli di Santa Rita.

L’orto di rose e fichi della Santa

l’Orto del Miracolo

L’Orto del Miracolo è situato in un fazzoletto di terra scosceso, denso di cespi di rose. All’interno c’è un bronzo dello scultore romano Rodolfo Maleci che rappresenta la Santa gravemente malata con la cugina china su di lei che ascolta dalla sua flebile voce l’ultimo desiderio: «Portami una rosa e due fichi dal mio orticello di Roccaporena»! La parente sorride a simile richiesta: nel mese di gennaio, infatti, non è possibile trovare a Roccaporena una rosa fiorita e dei fichi. Ma, recatasi nell’Orto, trova veramente quanto Rita desiderava.

Per la Santa, lo scoglio era il luogo di rifugio e preghiera

Lo Scoglio della Preghiera

Lo Scoglio è alto 827 metri; sulla cima un tempo sorgeva la “Rocca del Barone”, forse una torre di guardia tardo-romana distrutta durante le invasioni barbariche del VI secolo. La memoria di Rita è profondamente legata a questo luogo; in esso la voce popolare ha come materializzato il messaggio della Santa, la ragione profonda del suo agire: la preghiera. Lo Scoglio è il “segreto” di Rita: una vita come tutte, eppure capace di elevarsi; un’esistenza segnata dalla durezza, eppure in grado di sbocciare come rosa profumata e di produrre frutti dolcissimi. Rita è stata una donna di preghiera, che nella relazione con Dio ha trovato la forza di trasfigurare la realtà senza fuggirla e di viverla intensamente con sapienza e amore. Lo Scoglio è quindi il simbolo della spiritualità ritiana di Roccaporena. La chiesetta sulla cima risale al 1919; è stata restaurata nel 1941 e nel 1979 è stata ricostruita integralmente a seguito del violento terremoto.

Consacrato nel 1948, il Santuario di Roccaporena è una meta irrinunciabile per qualsiasi viaggiatore

Il Santuario

Costruito su disegno dell’architetto torinese Oreste Della Piana, è stato consacrato nel 1948. Nel mosaico dell’abside, eseguito da Righini-Politi ed inaugurato il 18 giugno 1967, troviamo: il Crocifisso, l’Addolorata, Sant’Agostino, San Nicola da Tolentino, Santa Rita, San Giovanni Battista e San Montano. Due cappelle affiancano la navata centrale: in quella sinistra c’è il Santissimo Sacramento, in quella destra è esposta una statua di Santa Rita. Nel quadriportico antistante la facciata c’è la statua di Santa Rita vestita da popolana, opera dello scultore Venanzo Crocetti di Roma.