Rita fu beatificata nel 1627 (a 180 anni dalla morte) da Papa Urbano VIII, che ben conosceva la sua storia essendo stato Vescovo di Spoleto, Diocesi di appartenenza di Cascia.
Il 24 maggio 1900, Papa Leone XIII la canonizzò solennemente.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, mentre il culto di S. Rita iniziava a diffondersi nel mondo, a Roccaporena si cominciò a parlare della necessità di costruire una strada, di accogliere i pellegrini e di rinnovare la carità di quella donna attraverso un’opera che portasse il suo nome.
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Don Canzio Scarabottini è positivo al Coronavirus. Oggi il sindaco di Cascia Mario De Carolis ha emesso l’ordinanza contumaciale. Don Canzio ha chiesto al primo cittadino
Santa Rita fa fiorire il Santuario Porta Paradisi, per tutti gli astigiani la Madonna del Portone: ci sono state rose rosse, ma anche bianche e rosa,
Prosegue il progetto “Rockability, percorsi per una comunità in movimento, riflessiva e generativa nei luoghi del possibile”. Insieme stiamo sviluppando una comunità accogliente, inclusiva, accessibile, sostenibile,
Sabato 27 e domenica 28 giugno a Roccaporena di Cascia è stata celebrata la Festa della Rosa e delle Rite, a memoria del miracolo della rosa
CLICCA E SCARICA LA PERGAMENA Festa della Rosa e delle Rite, scarica on line la pergamena che ogni anno il Santuario propone alle donne che portano
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Cari amici e devoti di Santa Rita, eccoci prossimi alla festa liturgica della nostra cara Santa. A causa delle restrizioni del Covid-19 purtroppo non possiamo accogliervi
Venerdì 1 maggio 2020 è stato avviato il mese mariano e ogni giorno siamo invitati a recitare il Santo Rosario. A Roccaporena abbiamo iniziato questa lode
Venerdì 10 aprile 2020 la Chiesa ha celebrato la Passione di Cristo: non è stato un giorno di lutto o sconfitta, ma una pausa nella quale
In questo tempo di Coronavirus il Santuario di Santa Rita a Roccaporena di Cascia riceve tante telefonate, mail e messaggi dall’Italia e da vari Paesi del
Carissimi devoti di Santa Rita, in quest’ultimo periodo l’Italia e il mondo stanno vivendo una esperienza particolare di “digiuno”, che ci priva dei momenti di preghiera
Questo tempo di Coronavirus, per salvaguardare la salute individuale e collettiva, ci “impone” di trascorrere interamente le nostre giornate a casa, in famiglia. È un sacrificio,
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